L’INFERNO È DEI VIVENTI

Pubblichiamo il testo di un volantino distribuito al campus universitario e in alcune scuole di Forlì.


Italo Calvino diceva che se c’è un inferno, è quello che costruiamo noi umani ogni giorno, qui, sulla terra. Purtroppo guardando le immagini che provengono da Gaza (senza dimenticare lo Yemen, la Siria, il Sudan, l’Ucraina e un lungo e sanguinoso eccetera) sembra che avesse tragicamente ragione.

Non ci soffermiamo sul sensazionalismo che la catastrofe crea nel vederne dei brandelli sugli schermi, o nel leggere numeri strazianti: perfino gli alti papaveri dell’ONU, sempre così terrorizzati di sbilanciarsi, hanno parlato di “genocidio”, “pulizia etnica”, “deportazioni di massa”. Se addirittura l’ONU se n’è accorta, l’inferno è davvero tra noi.

Noi, da anarchicx e libertarx, consideriamo che l’approccio a questo mondo debba essere quello dell’agire: essere spettatricx del baratro nel quale il capitalismo e gli stati ci stanno conducendo è avvilente, oltre che eticamente non difendibile.

Agire. Sì, ma in che modo, di fronte all’ampiezza dello sfacelo?!

Ce lo domandiamo anche noi. Non abbiamo ricette per la liberazione, e diffidiamo di chi le propugna, ma l’anticolonialismo ci ha insegnato che sediamo dalla parte privilegiata della storia e l’antimilitarismo ci suggerisce che il nemico principale di ogni sfruttatx è il “proprio” schieramento. Allora da fare ce n’è, eccome.

Come ci hanno generosamente mostrato Ix lavoratorx portuali di mezzo mondo (tra cui Genova, Trieste, tentativi a Ravenna) bloccando i porti alla ZIM, compagnia d’armi israeliana; oppure Ix studentx occupando le facoltà che fanno affari con lo Stato sionista d’Israele (come quella di Trento, ma non solo); oppure chi ha attaccato con i mezzi che la propria fantasia gli ha suggerito i supermercati che collaborano con l’esercito israeliano e fanno miliardi sul sangue dex palestinesx (come Carrefour); oppure ancora chi ha bloccato le entrate di McDonald’s, che regala cibo alle forze armate israeliane.

Da fare ce n’è, fin troppo: è la spinta che spesso ci manca, sentendoci solx e piccolx.

Calvino concludeva il suo adagio suggerendo che l’antidoto all’inferno è trovare ciò che non è inferno e farlo vivere, dargli spazio: in questo senso ogni gesto di ribellione, ogni attacco al potere, ogni stretta di solidarietà è ossigeno per proseguire nella strada della liberazione!

CONTRO OGNI GUERRA DEI PADRONI – CONTRO OGNI ESERCITO, CONTRO OGNI STATO: PER LA GUERRA SOCIALE! PALESTINA LIBERA DAGLI STATI, IN UN MONDO LIBERO DA OGNI STATO!

– Alcunx Anarchicx e Libertarx dalla Romagna –

– Equal Rights Forlì –

Gennaio 2024

Qui sotto striscioni al campus universitario di Forlì contro il genocidio in corso a Gaza.