DA PIAZZA FONTANA A CORVETTO, lo Stato e i suoi sgherri assassini!

Pubblichiamo qui un contributo pervenutoci.

C’è un orribile e sanguinario filo nero che lega la strage di stato di Piazza Fontana (12 dicembre 1969) all’assassinio causato dai carabinieri di Ramy Elgaml, ragazzo di 19 anni di Corvetto, Milano.
Questo filo nero è la mentalità che sta alla base della società che ci troviamo a subire: la mentalità dei padroni che si sentono onnipotenti e che decidono, letteralmente, della vita, della morte, della malattia, della carcerazione, della disperazione di milioni di individui, umani e non.

Continua a leggere DA PIAZZA FONTANA A CORVETTO, lo Stato e i suoi sgherri assassini!

QUANDO LO SVUOTAMENTO DEI CONCETTI PRENDE PIEDE. (Sugli “anarchici” guerrafondai).

Riprendiamo questo scritto di compagn* organizzatori della Fiera del Libro Anarchico di Berlino, che ribadisce nuovamente quella che è la corretta posizione anarchica, che si basa su delle chiare posizioni antimilitariste e al contempo si oppone verso le già notate derive guerrafondaie di ben confusi settori che pur ancora si dichiarano anarchici e/o libertari.

Fonte in tedesco: https://anarchistischebuechermesse.noblogs.org/?p=231


Dato che purtroppo ci troviamo ripetutamente alle prese con gruppi che da presunte posizioni “anarchiche” sostengono la parte ucraina nella guerra tra Russia e Ucraina, e dato che ad aprile è apparso un articolo (When ideology gets in the way of solidarity) in cui ABC-Belarus si stupiva del fatto che li avessimo etichettati come sostenitori della guerra e che quindi non li avessimo invitati alla fiera del libro [ndt. Fiera dell’editoria anarchica di Berlino], ecco alcune parole da parte nostra.

Continua a leggere QUANDO LO SVUOTAMENTO DEI CONCETTI PRENDE PIEDE. (Sugli “anarchici” guerrafondai).

QUANTE ALTRE VOLTE ANCORA!? Di alluvione in alluvione.

Tra sabato 19 ottobre e domenica 20 ottobre 2024 il Bolognese, in Emilia-Romagna, è stato segnato da gravi alluvioni che hanno provocato un morto, 3500 sfollati e 15.000 case senza elettricità. È il quarto disastro (in)naturale in Regione in 18 mesi. Appena un mese prima era toccato alla Romagna di nuovo colpita quando, dopo le pesantissime alluvioni del maggio 2023, il 18 e 19 settembre 2024 diversi paesi situati tra appennino e bassa pianura si erano di nuovo allagati di acqua e fango dopo la tracimazione di fiumi e torrenti, anche qui con migliaia di persone evacuate e in un caso con un paese quasi cancellato dalla toponomastica (la frazione di Traversara, nel comune di Bagnacavallo, dopo la rotta dell’argine del fiume Lamone).
Di fronte all’evidenza incontestabile del fenomeno della modificazione climatica, frutto avvelenato dell’industrialismo e dell’economia capitalista, giova però osservare come questo tema sia preso a pretesto da chi amministra i territori per giustificare la propria manifesta incapacità nel far fronte a questo genere di eventi che ormai imprevisti non sono. Giova ricordare, infatti, che l’Emilia Romagna è tra le regioni più cementificate d’Italia, e che parte di questa edificazione selvaggia interessa spesso e volentieri zone notoriamente a rischio idrogeologico, col risultato dell’impermeabilizzazione di ampie zone abitate. Comuni, Regioni, governo, commissari all’emergenza, tecnici e politici, tutte queste istituzioni che spesso si rimpallano le responsabilità in occasione di eventi simili, non sono certo atte a risolvere il problema, anzi. Gettano solo fumo negli occhi quando si tratta di trovare una soluzione. Che non può essere che una: l’abbandono dell’ideologia sviluppista che crea profitto per i soliti noti, accompagnato dalla diretta presa in carico dei problemi sociali e ambientali da parte delle comunità senza intermediazioni istituzionali, iniziando dall’opposizione alle nocività industriali e alle colate di cemento che gli stessi responsabili cercano di imporci.
Di seguito pubblichiamo un contributo scritto dopo l’ennesima alluvione in Romagna, quella appunto dello scorso settembre. Scritto breve, brevissimo, ma che ha il merito di indicare,
rispetto a “Dei” atmosferici giudicati imponderabili e inevitabili, colpevoli che non risiedono in cieli inafferrabili.

Continua a leggere QUANTE ALTRE VOLTE ANCORA!? Di alluvione in alluvione.

LA GUERRA NON È UNA PARTITA A PALLONE

Scarica il testo in PDF

Viviamo strani momenti. Mentre i conflitti esplodono o si riacutizzano in diverse parti del mondo, per i soliti interessi economici e di potere, e gli Stati si riarmano per le prossime guerre, c’è chi fa il tifo da casa, come se si trattasse di una partita di calcio da guardare su uno schermo.

Mentre sul fronte interno i governi si preparano alla carneficina sociale che scaturirà dall’economia di guerra e realizzano già oggi, di conseguenza, una serie sterminata di decreti e leggi contro i movimenti, per coprirsi le spalle dalle future proteste, e manganellano chi scende in strada per chiedere il cessate il fuoco (come avvenuto in diversi cortei contro il genocidio in corso a Gaza), c’è chi pensa che sia furbo organizzare iniziative che appoggiano l’uno o l’altro dei giocatori statali sul campo bellico globale. Senza capire che stavolta il campionato non lo vince nessuno, tanto meno i tifosi.

Continua a leggere LA GUERRA NON È UNA PARTITA A PALLONE

GLI STATI SI RIARMANO

La guerra in Ucraina sta dando ai diversi paesi, ognuno a suo modo, l’opportunità per riarmare i propri eserciti. Diamo un’occhiata, perché peculiare del modo di procedere degli Stati, a sei paesi europei, Germania, Inghilterra, Francia, Spagna, Italia e Polonia (più una nota sulla Svizzera), al Giappone e alla Federazione Russa. La Cina oltre ad essere una delle maggiori potenze militari del mondo possiede bombe atomiche, oltre ad una riserva speciale: milioni di potenziali soldati di terra.Mentre per quanto riguarda gli Stati Uniti, maggiore potenza militare e nucleare del mondo e maggior fornitore di armi del governo ucraino, basti citare che per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale, hanno dispiegano in Europa 4.700 militari d’assalto della 101esima divisione aerotrasportata: si trovano in Romania, vicino al confine con l’Ucraina1.

Continua a leggere GLI STATI SI RIARMANO

COME TI FREGO… con le primarie!

Un partito in tremenda crisi di credibilità e di seguito, il Partito Democratico, ricorre alle primarie per dare una sferzata di novità. Ma è solo una farsa per attrarre i naufraghi dell’elettorato della sinistra italiana, alla ricerca di una zattera alla quale aggrapparsi, pur che sia.

Continua a leggere COME TI FREGO… con le primarie!

CHE NON ESISTONO POTERI BUONI. Alfredo condannato a morte dallo Stato.

Scarica il testo in PDF

Venerdì 24 febbraio 2023 c’è stata la decisione della Cassazione: Alfredo Cospito deve rimanere al 41 bis. E deve pagare, come beffa, le spese processuali. In questo modo, rigettando l’istanza di revoca presentata dal suo avvocato, i cinque giudici della Corte di Cassazione hanno condannato Alfredo alla pena di morte, dato che quella della Cassazione era l’ultima possibilità legale di vedere l’annullamento del 41 bis e che il compagno è deciso a proseguire la sua lotta, incominciata il 20 di ottobre con uno sciopero della fame ad oltranza, che ormai dura da oltre quattro mesi, arrivando a perdere circa 50 kg.

Continua a leggere CHE NON ESISTONO POTERI BUONI. Alfredo condannato a morte dallo Stato.

VITUPERATO AMORE, vituperata anarchia.

Scarica il testo in PDF

Sui giornali e in tv per settimane abbiamo sentito sbraitare di “attacco alle istituzioni” e “pericolo anarchico”, in riferimento ai cortei e alle azioni in solidarietà ad Alfredo Cospito, prigioniero nelle carceri dello Stato italiano, in sciopero della fame, primo anarchico ad essere sottoposto all’infame regime annichilente del 41 bis.

Continua a leggere VITUPERATO AMORE, vituperata anarchia.

… ALLA LARGA!

Scarica il testo in versione PDF

Si è fatto un gran parlare, nelle ultime settimane, da parte dei partiti della destra italiana, riguardo al fantomatico asse PD-anarchici-mafiosi, dopo la visita a gennaio di alcuni importanti esponenti del Partito Democratico al carcere di Bancali a Sassari, dove era detenuto in regime di 41 bis il compagno anarchico Alfredo Cospito prima che venisse spostato al carcere di Opera a Milano, e successivamente al reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale milanese San paolo per l’aggravamento del suo stato di salute.

Continua a leggere … ALLA LARGA!

RAGIONANDO SULL’ASTENSIONISMO ELETTORALE

Le elezioni Regionali del Lazio e della Lombardia del 12 e 13 febbraio hanno premiato i partiti di governo, e in particolare Fratelli d’Italia della premier Giorgia Meloni, con l’elezione a governatori di Francesco Rocca (Lazio) e Attilio Fontana (riconfermato in Lombardia).
Quello che le recenti elezioni ci dicono, però, è che sempre meno persone vanno a votare.
È utile dare un’occhiata alle percentuali, perché mostrano in maniera davvero molto chiara come una grossa parte della società italiana non si senta più rappresentata dai partiti politici, cosa che come anarchiche e anarchici non possiamo non sottolineare.

Continua a leggere RAGIONANDO SULL’ASTENSIONISMO ELETTORALE

Sulle limitazioni al diritto di manifestare

Era solo questione di tempo. Dopo i primi esperimenti in città capofila come Trieste, dopo la prova sul campo per il G20 di Roma, ecco che il 10 novembre è arrivata la notizia che con una circolare del ministero dall’interno, Luciana Lamorgese, il diritto a manifestare – non solo contro il greenpass ma parliamo di qualunque tipo di manifestazione – verrà fortemente limitato in tutta Italia. Continua a leggere Sulle limitazioni al diritto di manifestare

Fascisti utili idioti del sistema. Sull’assalto alla sede della Cgil il 9 ottobre a Roma.

A due giorni dallo sciopero generale di 24 ore di tutto il sindacalismo di base dell’11 ottobre (cosa che non avveniva da anni) succede che a Roma sabato 9 ottobre un branco di fascisti strumentalizzando il giusto malcontento di lavoratrici, lavoratori e persone comuni (le più varie) nei confronti dell’introduzione di uno strumento che non è né di cura, né di prevenzione ma che estende il controllo digitale sui luoghi di lavoro e nelle università (e domani sulla società intera) ad uso dei datori e dei padroni (stiamo parlando del green pass), vadano ad assaltare una sede di un sindacato (stiamo parlando della sede romana della Cgil).