SPESE MILITARI ED EXPORT DI ARMI: I NUMERI DELL’ITALIA.

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I conflitti si estendono nel mondo. Gli Stati si riarmano. I diversi contesti geografici e i mari vengono saturati di soldati, cannoni e navi da guerra. Le relazioni internazionali vengono affrontate con un approccio militarista, come vediamo in particolare in Ucraina e nel Medio Oriente (e in molte altre regioni dimenticate). Se le cifre – tra cui quelle che forniamo qui in allegato PDF con questa nostra relazione – ci dicono qualcosa, quel qualcosa non è incoraggiante. La corsa al riarmo mondiale a cui stiamo assistendo assomiglia a quella vista precedentemente alle due Guerre Mondiali. Anche questo certamente non è un buon segnale e ci informa in maniera abbastanza chiara di quale sia la direzione volutamente intrapresa dagli Stati, se non sapremo mettere i proverbiali bastoni tra gli ingranaggi ormai a pieno regime della macchina militare. Perché prima o dopo, è sempre stato così, gli armamenti costruiti dalle aziende belliche e acquistate dagli Stati, oltre che dalle milizie armate che agiscono per procura per conto di questi ultimi, saranno utilizzati per nuove guerre; e il pericolo di una nuova guerra mondiale, a queste velocità militariste, e per il diretto interesse del complesso militare-industriale-finanziario (che drena immense ricchezze dai fondi sociali delle comunità dei paesi che si riarmano, contribuendo così anche alla “guerra interna” alle persone sfruttate), non è più una possibilità remota o una congettura da nerd della geopolitica.

PICCOLI FUOCHI VAGABONDI

GLI STATI SI RIARMANO

La guerra in Ucraina sta dando ai diversi paesi, ognuno a suo modo, l’opportunità per riarmare i propri eserciti. Diamo un’occhiata, perché peculiare del modo di procedere degli Stati, a sei paesi europei, Germania, Inghilterra, Francia, Spagna, Italia e Polonia (più una nota sulla Svizzera), al Giappone e alla Federazione Russa. La Cina oltre ad essere una delle maggiori potenze militari del mondo possiede bombe atomiche, oltre ad una riserva speciale: milioni di potenziali soldati di terra.Mentre per quanto riguarda gli Stati Uniti, maggiore potenza militare e nucleare del mondo e maggior fornitore di armi del governo ucraino, basti citare che per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale, hanno dispiegano in Europa 4.700 militari d’assalto della 101esima divisione aerotrasportata: si trovano in Romania, vicino al confine con l’Ucraina1.

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