FORLÌ: DUE INIZIATIVE CONTRO LA GUERRA E LA CITTADELLA DELL’AEROSPAZIO

Riceviamo e pubblichiamo 

– GIOVEDÌ 20 NOVEMBRE.
Approfondimento ed assemblea aperta sul traffico d’armi globale e gli snodi romagnoli coinvolti.
* Ore 19.00 buffet vegan
* Ore 20.00 avremo con noi Linda Maggiori (giornalista e attivista) che ci parlerà della filiera della produzione delle armi in Emilia-Romagna, con un occhio particolare al contesto forlivese, dove avanza il progetto della cittadella dell’aerospazio di Thales e Leonardo.
L’iniziativa si terrà al “E’ Circulét” (Circolo Arci Asyoli), in via Garibaldi 280 a Forlì.

– VENERDÌ 28 NOVEMBRE CORTEO.
In occasione del nuovo sciopero generale lanciato dai sindacati di base contro la finanziaria di guerra e in solidarietà con la Palestina, a Forlì ci sarà un CORTEO contro riarmo, guerra e contro il progetto ERiS, ovvero la cittadella dell’aerospazio di Thales-Leonardo prevista nel quartiere Ronco per produrre ed assemblare antenne satellitari dual use (civile e militare).
Il concentramento della manifestazione è previsto in piazzale della Vittoria alle ore 9.00

SABOTIAMO LA GUERRA E IL MILITARISMO.
CON LA PALESTINA NEL CUORE.

Collettivo Samara
samara[at]inventati[dot]org

 

LA PIENA È PASSATA?

  • Volantino distribuito in piazza a Forlì da alcunx anarchici e anarchiche, mercoledì 17 gennaio, durante il presidio di alcuni comitati degli alluvionati contro la visita di Giorgia Meloni e Ursula Von Der Leyen, ricevute nella sala comunale per una conferenza stampa, in cui hanno promesso l’arrivo dei finanziamenti europei del Pnrr per la pretestuosa “ricostruzione” delle infrastrutture nei territori colpiti dall’alluvione del maggio scorso (teoricamente stiamo parlando di opere di ripristino della viabilità e di cosiddetta “difesa idraulica”). Ore prima a Bologna era stato siglata, a tal proposito, la firma dell’accordo per lo Sviluppo e la coesione tra il governo italiano e la Regione Emilia Romagna, alla presenza del presidente della regione, Stefano Bonaccini. In una piazza forlivese blindata all’inverosimile, transennata da tutte le parti e con un numero spropositato di mezzi antisommossa, celerini e digossini, e di auto blu al seguito del capo del Governo, molti i cori delle persone alluvionate, che aspettano ancora i risarcimenti promessi da maggio dal governo, contro questa ignobile passerella elettorale, il tutto condito con qualche bestemmia in romagnolo. Ad 8 mesi di distanza, nel forlivese e non solo, sono ancora diverse le persone che non possono rientrare nelle loro case, e che sono ospitate da amici o, a spese loro, in qualche camera di albergo. 

PDF: la piena è passata

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