Riportiamo qui un volantino che gira in Romagna contro lo strumento del green pass, ovvero il lasciapassare sanitario introdotto dal 15 ottobre 2021 dal governo Draghi in tutti i luoghi di lavoro. Consci come questo sia uno strumento ulteriore di discriminazione e di accelerazione di dinamiche capitaliste e statali già in essere da ben prima della pandemia da covid-19, che semmai è servita da pretesto per un più agevole sdoganamento da parte delle istituzioni e per l’accettazione da parte di grossa parte del corpo sociale.
PERCHÉ OPPORSI AL GREEN PASS?
Il Green Pass serve a discriminare lavoratrici e lavoratori!
Chi non ha questo lasciapassare non può lavorare, se non in nero e sotto ricatto dei padroni. Lavoratori e lavoratrici che al 15 ottobre non l’avranno verranno sospesi dal lavoro senza stipendio, con la difficoltà a reperire di che vivere. Il costo dei tamponi per ottenere un pass temporaneo saranno totalmente a carico di chi lavora e non del datore (a questo aggiungiamo che oltretutto la quarantena per chi si contagia non verrà riconosciuta come malattia e quindi non sarà pagata). Il Green pass legittima un’ulteriore estensione del potere del padronato sul corpo di milioni di lavoratrici e lavoratori, un potere esteso oggi a sfere individuali come le condizioni di salute e le scelte di natura sanitaria. Si tratta con ogni evidenza di un’ulteriore stretta autoritaria nel mondo del lavoro e più in generale nella società.
Il Green Pass serve a scaricare le responsabilità della gestione pandemica sugli individui!
Il lasciapassare è stato imposto da Stato e Confindustria, proprio i due enti che durante il periodo più critico della pandemia non hanno mosso un dito ma hanno fatto di tutto per tenere aperte le fabbriche, mandando allo sbaraglio lavoratrici e lavoratori pur di salvaguardare il profitto dei padroni dell’industria e delle multinazionali che durante il periodo pandemico si sono addirittura arricchiti.
Lo Stato liberista che oggi si appella al “bene comune” e governi che si sono succeduti in questi anni non hanno mai avuto scrupoli nell’effettuare i tagli alla sanità e chiudere i presidi di medicina territoriale; anzi stanno continuando su questa strada. Senza parlare dei nuovi rincari delle bollette, dello sblocco dei licenziamenti e di quello degli sfratti. Veramente pensiamo che abbiano a cuore la nostra salute?
Il Green Pass non è una misura sanitaria!
Non è un mezzo di cura, né di prevenzione. É infatti uno strumento che serve a un duplice scopo: smaltire i sieri venduti dalle multinazionali farmaceutiche ed accelerare il processo di digitalizzazione dei dati, processo già in corso da prima della pandemia e che necessita al capitalismo per ristrutturarsi su nuove basi.
Anche secondo le stesse multinazionali produttrici e i virologi, la protezione data dal siero anti-covid dura pochi mesi – anche in Italia, infatti, si parla già di terza dose – e seppur sembra ridurre gli effetti gravi della malattia non esclude comunque dalla possibilità di contagiarsi e contagiare.
La corsa alla digitalizzazione, dal canto suo, ha subito in questa pandemia un’accelerazione spaventosa: telelavoro, smart working, didattica a distanza, telemedicina, app di tracciamento, 5G, shopping online, domotica, Spid, QR Code… Il Green pass non è altro che un ulteriore tassello di quel “mondo a distanza”, iper-connesso e iper-sorvegliato, che ci stanno costruendo attorno.
Il Green Pass è una forma di imposizione autoritaria!
É palesemente un obbligo vaccinale mascherato, senza che lo Stato si sia mai preso la responsabilità formale di questa misura. I ricatti, di qualsiasi natura, non ci sono mai piaciuti. Che sia riguardo ad un siero, un vaccino o altro, siamo assolutamente per una cura libera, informata e consapevole.
Non si dovrebbero tacciare in modo superficiale tutte le critiche come deliri complottisti, ma si dovrebbe porre loro la giusta attenzione per poterle vagliare. Chi crede in fantasie di complotto purtroppo esiste, come esistono quelle merde dei fascisti che cercano di strumentalizzare le proteste (e che gridano alla dittatura mentre ne esaltano una tremenda del passato). Questi gruppi – da Forza Nuova a Casapound – screditano le proteste, ne depotenziano la critica reale facendo il gioco di chi vuole il Green pass. Non mettiamo tutto nello stesso calderone: così come non vogliamo obblighi sanitari e lasciapassare, non abbiamo – né vogliamo – avere nulla da spartire con fascisti, razzisti e sostenitori di dittature. Siamo risolutamente ANTIFASCISTE/I!!!
Il Green Pass serve a dividerci!
Non esiste per noi una divisione tra persone “vaccinate” e “non-vaccinate”, queste sono categorie create dai media per generare sospetto e paura dell’altro. Esistono invece padroni e sfruttati, autoritari e libertari, e sappiamo bene da quale parte vogliamo stare.
Respingiamo invece come indegne quelle proposte che vorrebbero destinare le cure solo ai “vaccinati” mentre le persone “non vaccinate” dovrebbero essere abbandonate a loro stesse o pagare più degli altri. La responsabilità della gestione pandemica e dei contagi non è di chi non si vaccina, ma dei padroni, dello Stato, della mega-macchina tecno-industriale e della produzione economica capitalista che per continuare ad estrarre valore e profitto insiste nella sua folle corsa verso la distruzione del mondo e della natura, producendo sempre nuove nocività e pandemie. É qui che dobbiamo cercare i nostri nemici comuni.
Il Green Pass perpetua una logica da guerra civile e il moltiplicarsi delle frontiere!
La retorica bellica usata fin dai primi tempi (“siamo in guerra contro il virus”) canalizzando il consenso verso gli esecutivi di governo (“siamo tutti sulla stessa barca”) ha finito – dopo una caccia all’untore mirata a criminalizzare camminatori, ciclisti, bambini al parco e giovani – col bollare infine come nemici interni tutti coloro che non possiedono il lasciapassare sanitario. Questa discriminazione per tante persone si va ad aggiungere a quella che già subiscono perché prive delle “carte in regola”: pensiamo agli immigrati irregolari, che oggi subiscono una doppia ghettizzazione, per via del permesso di soggiorno e per il pass sanitario che in molti casi non riuscirebbero ad ottenere nemmeno volendo. Il Green pass costituisce una nuova ed ulteriore frontiera tra inclusi ed esclusi a cui viene negato il pieno diritto di cittadinanza e l’accesso a beni, servizi e diritti. Un pericoloso precedente – che in futuro potrebbe trovare inedite applicazioni – che non riguarda esclusivamente la minoranza relativa di chi non vuole/non può vaccinarsi. Chi non lotta contro il Green pass oggi, lamenterà domani di non averlo fatto.
Ma soprattutto, il Green Pass serve a lasciare inalterate le cause della pandemia!
Si dice che il lasciapassare serva per tornare quanto prima alla “normalità”. Ma quale normalità?
Quella dei datori di lavoro di sfruttare, quella delle disuguaglianze sociali che continueranno ad aumentare, quella degli allevamenti intensivi, quella dell’estrattivismo industriale che continuerà ad inquinare il mondo per/con le sue merci ad obsolescenza programmata, quella della tecnologia al servizio del capitale che ci sottrarrà sempre più spazio condiviso e tempo libero. Non è con l’imposizione di uno strumento liberticida ed autoritario che si difende la salute universale – delle persone, di ogni specie animale e del pianeta – ma è solo prendendoci cura l’un l’altra in un ambiente sociale e naturale sano; è attraverso la lotta comune contro le cause che mettono costantemente in pericolo sia la salute che la vita stessa. Coloro che vorrebbero propinarci le soluzioni ai mali da essi stessi prodotti rappresentano in realtà parte integrante del problema: sono un pericolo proprio perché vorrebbero tornare alla normalità di prima, quella in cui poter continuare ad effettuare tagli alla sanità, eliminare cure pubbliche e gratuite, sfruttare, inquinare, saccheggiare, distruggere la natura. Chi indica in chi non può/non vuole vaccinarsi i responsabili della crisi attuale fa, coscientemente o meno, il gioco di chi è interessato a creare capri espiatori. Che è poi il gioco dei veri responsabili della pandemia, di questa come di quelle future.
ANARCHICHE E ANARCHICI – Individualità libertarie contro il lasciapassare – 15 ottobre 2021