LA STRADA O LA PRIGIONE. Occupazioni sotto attacco in Francia e in Italia.

Negli ultimi mesi, in Francia, il governo liberista del primo ministro Elisabeth Borne e del presidente Emmanuel Macron sta portando un deciso attacco contro le classi subalterne. Diverse sono le leggi con cui sta cercando di intervenire. Una di queste – la legge Kasbarian-Berge1, o legge anti-squatprevede nuove pene per le occupazioni di case (e non solo!), ovvero nuove grane per inquilini morosi, clochard e squatters, ma anche per chi si trova ad operare in contesti di lotta come le occupazioni di fabbriche e scuole.

Già nel 2020, il deputato Kasbarian, del partito governativo, ha modificato la legge del 2007 sul DALO (Droit Au Logement Opposable) estendendo la nozione di “domicilio” alle residenze secondarie – consentendo così ai proprietari di casa di chiedere lo sfratto delle persone che vivono in case sfitte in attesa di un alloggio. Questo stesso deputato ha fatto approvare all’Assemblea nazionale un nuovo progetto di legge nel dicembre 2022 – poi discusso e votato al Senato il 31/01/2023, con alcuni emendamenti, per cui nelle prossime settimane il testo dovrà ripassare all’Assemblea Nazionale e poi di nuovo al Senato – che mira a rintracciare e sfrattare più rapidamente e senza ricorso gli abusivi, le persone senza contratto di locazione, le persone che vivono in alloggi senza affitto e gli inquilini in arretrato con il pagamento dell’affitto.

Su questo tema – mentre i media francesi stanno attuando il solito giochetto, per esempio con articoli ad effetto strappalacrime in cui si denunciano situazioni infernali sopportate da coppie di ottuagenari le cui proprietà sono state occupate (vedi: https://www.valeursactuelles.com/regions/provence-alpes-cote-dazur/alpes-maritimes/no_agglomeration/societe/mandelieu-leurs-appartements-squattes-des-retraites-denoncent-une-situation-infernale)mettiamo a disposizione la traduzione di alcuni scritti di gruppi libertari e realtà occupate francesi (realtà che dal 21 al 29 gennaio hanno anche organizzato il meeting collettivo “Intersquat Festival”, con diverse iniziative, incontri e manifestazioni dentro e fuori gli spazi occupati; vedi: https://www.selogernestpasuncrime.org/index.php/les-mobilisations-avant-le-28-janvier/).

Anche in Italia, però, dove non si fa in tempo ad occupare uno spazio che c’è subito uno sgombero e dove ormai anche gli spazi legalizzati rischiano di venire sfrattati, dato che tutto il mondo è paese, il governo della (post)fascista Giorgia Meloni, alla ricerca di sempre nuovi nemici con cui legittimare la propria esistenza di fronte all’elettorato di destra, ha ben pensato di dichiarare “guerra alle occupazioni”.

La presidente del Consiglio ha dichiarato che già nelle prossime settimane si procederà con lo sgombero delle occupazioni abitative, iniziando da quelle della capitale. Dopo Roma, probabile che a ruota seguiranno altre città e che da quelle abitative si passerà alle occupazioni di movimento.

Come ben scritto altrove: dopo i rave, i migranti, i percettori di reddito di cittadinanza, le Ong antirazziste, gli anarchici…ora anche la guerra agli spazi occupati e alle persone povere che occupano una casa per non morire in strada. La guerra di classe dei ricchi e dei potenti contro le classi sfruttate, i dissidenti interni e le minoranze continua spedita.

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PFV https://piccolifuochivagabondi.noblogs.org

febbraio 2023

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Francia. L’alloggio è un diritto!

La legge Kasbarian-Berge, o legge anti-squat, sarà discussa dal 31 gennaio al Senato. Questa legge è un attacco molto pericoloso agli occupanti di case, ma anche agli inquilini in arretrato con l’affitto che non se ne vogliono andare, alle vittime dei proprietari di baracche, ai senzatetto…

Condanna a 3 anni di carcere e a una multa di 45.000 euro:

– Inquilini il cui contratto di locazione è terminato per ritardo nel pagamento dell’affitto o degli oneri, per avviso di vendita o di pignoramento, per contratto di mobilità o per contratto di locazione per studenti;

– Persone senza fissa dimora che vengono ospitate, vittime di “mercanti di sonno”, coniugi, ecc;

– I senzatetto o gli abusivi, che occupano un edificio o un’abitazione vuota per proteggersi dalla violenza della strada, mentre ci sono 3,1 milioni di abitazioni sfitte, per non parlare di fabbriche e officine dismesse, uffici vuoti…;

– E anche scioperanti che occupano i loro posti di lavoro, facendo picchetti.

Nella situazione già grave che sempre più inquilini e occupanti stanno vivendo, questa legge, che accelererà anche le procedure di sfratto, avrà conseguenze drammatiche. La legge Kasbarian-Berge significa prigione o strada! E la strada è la morte a pochi centimetri… Occupare un alloggio vuoto o rifiutarsi di lasciare la propria casa senza una nuova sistemazione non è un reato, ma è proteggere la propria vita e quella dei propri cari. Lottiamo assieme ai poveri e ai senzatetto.

Da: Le Monde Libertaire

https://monde-libertaire.net/index.php?articlen=6991


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Contro la legge anti-squat

Il 31 gennaio 2023, il disegno di legge n. 360 “volto a proteggere gli alloggi dall’occupazione illegale” sarà discusso al Senato. Presentata il 18 ottobre 2022 da Kasbarian e Bergé (LREM), è già stata adottata dall’Assemblea nazionale. È la prima volta in Francia che viene discussa una legge incentrata esclusivamente sulla repressione delle occupazioni abusive e degli inquilini.

Se approvata, questa legge introdurrà pene fino a 3 anni di carcere per l’ingresso o la permanenza in qualsiasi “edificio a uso residenziale o economico”. Ciò significa che quasi tutti gli squat saranno interessati, per non parlare delle ZAD, delle occupazioni universitarie o delle fabbriche. Esistono altri testi che spiegano questa legge in modo più dettagliato e che si possono trovare su squat.net o paris-luttes.info.

Leggi simili sono già state approvate in altri Paesi europei. Nel 2010 nei Paesi Bassi, nel 2017 in Belgio, ad esempio. A livello globale, la repressione degli squat è in aumento e gli sgomberi avvengono intorno a noi. In alcuni Paesi, dove il contesto è già più repressivo che da noi, sta diventando sempre più difficile aprire nuovi squat.

Gli squat hanno un grande significato per le persone che vi abitano, vi trascorrono del tempo, li fanno vivere. È innanzitutto una necessità per mettere un tetto sopra la testa, quando non si hanno i mezzi economici o le carte in regola per trovare un posto dove vivere, in città sempre più gentrificate, blindate e afflitte dalla speculazione. È anche un modo per creare e difendere la solidarietà tra di noi, condividendo i nostri “recuperi”, i nostri strumenti, le nostre forze, idee e debolezze.

Lo squat non è solo un luogo dove vivere, ma può essere un luogo di solidarietà, di organizzazione politica, di creazione. In ogni caso, è uno spazio che ci permette di creare ciò che non riusciamo a trovare in questa società che stigmatizza, esclude, rinchiude o espelle tutti coloro che non rientrano nelle sue scatole troppo strette.

Poiché vogliamo difendere questi spazi di autonomia, autogestione e libertà che sono gli squat, non lasceremo che questa legge passi senza ostacoli. E se la repressione ci metterà nei guai, prima di questo servirà ad unirci.

FONTE: https://radar.squat.net/en/node/428031

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L’occupazione è una risposta sociale!

Mentre è stata appena promulgata una nuova legge per “proteggere i proprietari”, cioè per cacciare più velocemente gli inquilini poveri e gli abusivi, è stato creato un intero mondo di fantasia per rendere lo squatter responsabile di tutti i mali.

Tuttavia, nella stragrande maggioranza dei casi, l’occupazione abusiva è una risposta all’abbandono dei membri più poveri ed emarginati della società. È una risposta sana a un capitalismo che pensa di trionfare recidendo le nostre vite attraverso la proprietà privata.

Quanti squat sono stati aperti per aiutare minori soli, rifugiati, donne in fuga? È incredibile, ma i media sembrano non conoscere la realtà dello squat oggi e spesso ci propongono il caso estremo e molto raro come “squat in generale”. È come se il caso di un ministro accusato di stupro o di un ministro che ha mentito sul suo reddito fossero “tutti i ministri”…

Ancora una volta, in nome della salvaguardia del capitalismo, in nome della protezione della proprietà privata, viene messa in atto una maggiore repressione. Lo Stato viene in aiuto dei proprietari, come sempre, senza analizzare le ragioni della situazione, ascoltando solo una parte, disprezzando i più precari e coloro che si trovano in difficoltà.

Lo ripetiamo: il movimento delle occupazioni ha tutta la nostra simpatia e sappiamo che è una risposta alla lotta contro i più fragili. Noi sosteniamo l’uso della proprietà, cioè un possesso individuale che non dà alcun diritto di proprietà e che permette la requisizione immediata di qualsiasi posto lasciato vuoto. La morte della proprietà privata è l’unica via per una reale distribuzione per tutti, in base alle esigenze, degli alloggi esistenti e futuri.

Viva gli squat!

Federazione Anarchica francofona
https://www.federation-anarchiste.org/

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Grenoble: il 38 contro la legge anti-squat

Dopo la legge ELAN, che permette di eliminare il beneficio della tregua invernale per gli abusivi [Nota di Squat!net: era già così prima… in caso di “aggressione”], dopo la legge ASAP, che permette di sfrattare gli abusivi senza procedimenti giudiziari quando il proprietario dichiara di abitare saltuariamente nell’abitazione, dopo diversi anni di propaganda politico-mediatica che ha messo in evidenza vari episodi per rafforzare l’accettazione del valore della proprietà privata, il governo ha ora annunciato la legge Kasbarian-Bergé, “volta a proteggere la proprietà privata”.

Per riassumere in poche parole, la legge prevede:

– Fino a 3 anni di carcere per gli occupanti abusivi di alloggi ammobiliati o non ammobiliati, ma anche per gli inquilini sfrattati che rifiutano di andarsene

– Possibilità di risolvere rapidamente un contratto di locazione senza processo in caso di affitto non pagato

– Possibilità di sfratto extragiudiziale di tutti gli edifici ammobiliati e vuoti

– Abbreviazione dei termini per i procedimenti di sfratto in tribunale e riduzione dei termini che un giudice può concedere agli inquilini e agli abusivi

– Criminalizzazione della promozione dell’occupazione abusiva

Per chi non lo sapesse, fino a poco tempo fa il 38 era un’occupante abusiva, che ha occupato un edificio sfitto per 8 anni. Anche se ora abbiamo un contratto d’affitto, non avremmo potuto esistere senza la scena dello squat e le pratiche che la accompagnano.

Per noi, oltre a rappresentare una soluzione abitativa per molte persone, che la scelgano o meno, la pratica dello squat permette di aprire luoghi di lotta, creatività e solidarietà che non sarebbero stati possibili in un sistema di affitto classico.

A Grenoble, come altrove, ci sono decine di migliaia di edifici vuoti, mentre allo stesso tempo non è mai stato così difficile accedere a un alloggio. Nonostante queste crescenti difficoltà, singoli e gruppi sono ancora motivati ad aprire nuove abitazioni e/o locali su terreni o edifici sfitti. I proprietari, anche quelli pubblici (il locatore Actis e il Comune di Grenoble, o i subappaltatori della prefettura incaricati degli alloggi di emergenza, per esempio), sono sempre più spavaldi e non esitano a ricorrere a mezzi illegali per liberarsi degli occupanti indesiderati. Legali o meno, poliziotti e proprietari agiscono mano nella mano per difendere i privilegi della borghesia. Per questo motivo scriviamo questo testo a sostegno di tutti coloro che aprono gli edifici per ricavarne qualcosa invece di lasciarli vuoti, nonché degli inquilini in difficoltà, anch’essi vittime di questa legge ingiusta.

Se volete unirvi alla lotta, vi invitiamo a partecipare alle azioni della settimana di mobilitazione inter-squat dal 23 al 29 gennaio e alla manifestazione nazionale del 28 gennaio.

Contro la proprietà privata e il suo mondo, IL DOMANI SI APRE CON UN PIEDE DI PORCO!

Il collettivo del 38; Centro sociale Tchoukar
38 rue d’Alembert – 38000 Grenoble
https://38ruedalembert.noblogs.org/

FONTE: https://fr.squat.net/2023/01/21/grenoble-le-38-contre-le-projet-de-loi-anti-squat/

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Italia: il governo Meloni annuncia una stagione di sgomberi

20 febbraio 2023

Guerra alle occupazioni”: si inizia da Roma. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dichiarato che già nelle prossime settimane si procederà con lo sgombero delle occupazioni a Roma, con le quali il governo ‘andrà in guerra’.

Dal 16 gennaio scorso, grazie alla sicurezza nelle stazioni, abbiamo avuto 144 arresti, 155 stranieri esplusi, sequestrato quantità enormi di droga e armi, continua il lavoro. Ora questo governo va alla guerra contro le occupazioni abusive, cominciamo con gli sgomberi”. Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in una diretta social in cui ha parlato anche di superbonus, edilizia e Pnrr.

Riferendosi agli alloggi Ater sgomberati la settimana scorsa a San Basilio dalla Polizia Locale, Meloni ha dichiarato che “si è cominciato a fare quello che andava fatto prima, cioè procedere con gli sgomberi delle case occupate abusivamente. A Roma sono stati sgomberati 10 alloggi dell’Ater, case popolari che erano in parte occupate da famiglie criminali. E sono stati sgomberati tre alloggi privati, più uno dell’Inps“.

La presidente del Consiglio ha aggiunto – di concerto con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi – che i primi sgomberi saranno effettuati già nelle prossime settimane, subendo quindi un’accelerata. E lo ha ribadito lo stesso ministro durante i Comitati per l’ordine e la sicurezza in diverse città d’Italia. Tra cui, ovviamente, Roma.

Gli edifici dell’edilizia popolare devono andare a chi ha bisogno, non alle famiglie dei criminali – ha dichiarato PiantedosiDevono andare alle famiglie che non possono avere una casa e che spesso si ritrovano sotto un ponte, perché le case popolari sono occupate dalle famiglie criminali“.

FONTE:https://www.fanpage.it/roma/giorgia-meloni-annuncia-la-guerra-alle-occupazioni-si-inizia-da-roma/

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NOTE

1 Guillaume Kasbarian, è un politico francese. Membro del partito La République en marche (LREM) di Emmanuel Macron, è stato eletto deputato alle elezioni legislative del 2017. Dal 2017 al 2021 è stato membro del comitato esecutivo di LREM. Rieletto con la maggioranza presidenziale alle elezioni legislative del 2022, è ora presidente della commissione Affari economici dell’Assemblea nazionale.
Aurore Bergé, è una politica francese. Si è unita a Emmanuel Macron durante la campagna presidenziale del 2017. Eletta deputata nello stesso anno. All’Assemblea nazionale è membro della Commissione per gli affari culturali e l’istruzione. Nel 2020 è diventata vicepresidente del gruppo LREM all’Assemblea nazionale, responsabile del lavoro legislativo. Rieletta nel 2022.